IN THE MORNING YOU ALWAYS COME BACK

Cesare Pavese dixit




TINTURA DI GUSTAV VON ASCHENBACH


Guardo di fronte l’impavido mare.
Il mare non invecchia.
Il mare affoga i numeri.
Non si esaurisce, non ha
durata.
Turbulento, traditore, avvelenato.
Divorando naufragi e rifiuti.
E di subito, calmo.
Implaccabile, lapidario, insormontabile;
da le spalle al giudizio, non fa sbagli.
Sono vecchiume patetico, insabbiato,
in un film di Visconti.
Il romanzo fu scritto da Thomas Mann.
M’interpreta Dick Bogarde.
Voglio dissimulare
che sto crollando a pezzi.

Mi umidisce il folgore insolente
di un pubere bagnato
dal sole.
Inseguo i suoi passi,
trascinandomi.
Questa tintura, furiosamente nera,
mi lambisce la fronte.
Si spande e si biforca
in molteplice e anemiche serpenti.
Avide, auscultano il mio collo,
il collo del mio impeccabile abito bianco
fuori luogo.
Sono il segno di una dicadenza strepitosa.
Sono linee d’inchiostro cinese.
Transitano le maniche del mio abito,
tingono la mia faccia di ovvietà.
Vorrei aver impedito l’immondizia.
Vorrei che mi portasse il mare.

Morte a Venezia



" [...] Deteniéndose al borde del agua, con la cabeza baja, empezó a dibujar en la arena húmeda con la punta del pie; luego entró en el agua, que en su mayor profundidad no le llegaba ni a la rodilla, la atravesó dudando, descuidadamente, y dejó el banco de arena. Allí se detuvo un momento, con el rostro vuelto hacia la anchura del mar, luego empezó a caminar lentamente, por la larga y angosta lengua de tierra, hacia la izquierda. Separado de la tierra por el agua, separado de los compañeros por un movimiento de altanería, su figura se deslizaba aislada y solitaria, con el cabello flotante, allá por el mar, a través del viento, hacia la neblina infinita. [...] "

La muerte en Venecia, Thomas Mann

APRI GLI OCCHI

E
Verrai

La notte nuda

come un corpo
di donna
moltiplicato per gli specchi

che saranno, informi,

quello que

è
per tuo sguardo

Invisibile

tra le tue ciglia.










W. Kandisnky, Azzurro

L'ORIGINE DEL COSMO

L'ORIGINE DEL COSMO
YVES KLEIN

VERRÀ LA MORTE E AVRÀ I TUOI OCCHI


C. Pavese dixit